lunedì 6 settembre 2010
Aggiornare il blog dal divano di casa...
siamo rientrati da 3 giorni, ma gli amici di sempre, il meeting carnivoro e l'arrivo dei rattolini rende meno pesante il rientro.
Per altro casa inizia ad avere le sembianze di casa soltanto ora, con Andrea che rincorre i rattoni per il salotto di casa! :)
Ci sono però ancora 4 giorni di viaggio che mancano all'appello, 3 dei quali passati alle Svalbard, un arcipelago di isole situate tra il 78° e l'80° parallelo e non potevamo non postare le foto!! :)
Ma andiamo con ordine, in pieno stile diario di viaggio.
Domenica 29 agosto è il nostro secondo giorno a Tromso, purtroppo la stagione turistica si è conclusa ed i posti aperti sono davvero pochissimi.
E' anche il giorno della riconsegna dell'auto e della partenza verso Longyearbyen. Appiedati e con bagagli al seguito non è possibile fare molto, così riconsegnata l'auto, prendiamo l'autobus verso l'aereoporto. Abbiamo la possibilità di fare il check-in dei bagagli ben 22 ore prima della partenza così stiviamo le valigie, infiliamo nelle cassette di sicurezza i bagagli a mano e ritorniamo in città soltanto con lo zaino.
Acquistiamo un abbonamento valido 24 ore per i mezzi ed andiamo in visita all'orto botanico che vanta di essere il + a nord del mondo ed abbiamo modo di apprezzare un fiore proveniente dall'hymalaya, un orto botanico piccino ma davvero ben tenuto!
L'abbonamento ai mezzi è davvero comodo, e ne approfittiamo per visitare anche la chiesa artica - una chiesa di religione luterana dove ogni sera nel periodo del sole di mezzanotte tengono un concerto - dove però, come solita nostra fortuna, stavano celebrando una funzione e dopo una breve sbirciatina siamo scappati fuori per non disturbare.
Ci fermiamo in un pub a mangiare qualcosa nell'attesa che arrivi l'orario di andare all'aereoporto, dove un volo con una 50ina di persone ci porterà entro mezzanotte e mezza a Longyearbyen.
Ileana ormai in preda allo scatto compulsivo, riesce a fotografare nell'attesa dei bagagli le luci del tramonto. Alle Svalbard fino all'11 settembre non c'è notte, il sole tramonta verso le 23.30 e sorge alle 2.30 così abbiamo l'impressione che non sia poi così tardi.
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sabato 28 agosto 2010
Tromso e l'aurora boreale
Ora che le valigie sono pronte, vi raccontiamo queste 2 ultime giornate che sono state all'insegna del relax.
Ieri mattina siamo ripartiti alla volta di Tromso, una città di 65mila abitanti assai vivace.
Arriviamo che sono circa le 14, passando per strade con km e km di boschi per poi vedere ancora fiordi e montagne piene di neve.
Facciamo un salto all'utile ufficio turistico, che in queste ultime settimane abbiamo imparato ad apprezzare, per cercare una stanza dove passare queste 2 notti. Le temperature da una settimana a questa parte non ci consentono il campeggio, e anche senza prenotazione riusciamo a trovare un appartamentino poco distante dal centro ad una cifra decisamente accessibile.
Portiamo le valigie "a casa" ed usciamo a far 4 passi ma sono le 16, ora di cena, quindi è praticamente tutto chiuso tranne i negozi di alimentari.
Vista la temperatura esterna, compriamo qualcosa per cena e ci rintaniamo con la stufetta accesa... dopo quasi un mese a girare una giornata in relax ci vuole!
Per altro il cielo è grigio, così la speranza di poter osservare l'aurora boreale se ne va, e non ci resta che andare a nanna.
Stamattina ci siamo svegliati decisamente più riposati. Dopo colazione facciamo un veloce conteggio dei kg a nostra disposizione nelle valigie e decidiamo che è il caso di fare uno scatolone e rispedire un pò di cose a casa. Liberati di 12 kg e di 50€ siamo pronti per visitare un pò questa città cercando di dividere tra oggi e domani le cose di nostro interesse.
Optiamo quindi per una visita alla cattedrale, chiusa perchè oggi c'era l'incontro delle classi prime.
Uno sguardo veloce alla guida, ci dirigiamo al birrificio per una visita ma le visite ci sono solo da lunedi a giovedì....
Ci sarebbe Polaria ma un altro acquario dopo Bergen non ci sembra proprio il caso...
Il museo sul polo nord visto che ci andiamo lo evitiamo....
Non ci resta che andare a fare 4 vasche in centro per negozi.
Curiosando tra le vetrine troviamo un negozio di appassionati dei Lego, un pub strutturato come se fosse un treno con tanto di sedili numerati e semaforo all'ingresso e un negozio di soli dolci che ha talmente tante cose per decori e stampi da sembrare un grossista.
Troviamo anche una maratona per bambini lungo le strade cittadine, gente che balla latino americano (invece che so della break dance), bimbi che giocano a scacchi su una maxi scacchiera di tela e scacchi alti mezzo mt, e un disastro di gente che come noi, passeggia.
Acquistiamo i guanti in vista del freddo dei prossimi giorni, scattiamo un pò di foto, e decidiamo di rientrare per un bel te caldo.
Non c'è nulla da fare... si sta talmente bene con la stufetta accesa che troviamo la voglia di uscire solo dopo qualche ora giusto per prendere qualcosa per cena.
Anche stasera purtroppo il cielo è grigio, credo proprio che l'aurora boreale non la vedremo... :(
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giovedì 26 agosto 2010
sfatti e felici
La mattinata inzia presto verso le 7.30, una buona colazione e via a fare il biglietto per il whale watching.
Partiamo già male...una delle guide è italiana e ci dice che nei giorni scorsi la barca è rimasta ormeggiata a causa delle pessime condizioni del mare. Oggi le condizioni del mare vengono definite non buone ma si esce lo stesso.
Ci caliamo una bella pastiglia contro il mal di mare a scopo preventivo, anche se appena fuori dal porto ci rendiamo conto che lo "scopo preventivo" potrebbe essere la nostra unica ancora di salvezza...
Si balla veramente un sacco, è necessario tenersi ben saldi e guardare l'orizzonte non serve a nulla visto che la linea dondola come noi sulla barca. La guida inzia dicendo che la temperatura dell'acqua è di 7 - 10 gradi, di stare all'aria aperta per soffrire meno il mal di mare e che cmq ci sono dei simpatici sacchettini.
I primi avvistamenti sono previsti dopo 1 ora di navigazione, ma col mare messo così ci abbiamo messo molto + tempo.
Ammassati sulla punta dell'imbarcazion in un silenzio quasi irreale, avvistiamo non molto distanti 2 capodogli che sbuffano!! :)
Wow, nonostante le condizioni del mare riusciamo a vederli... sono enormi ma in acqua si muovono come se fossero delle piume!
Scattare le foto è stato davvero complicato. Ci sono stati momenti in cui era impossibile tenersi con una mano sola...
L'aria fredda ci taglia il viso, e visto che siamo stremati dal mare agitato ci infiliamo in una stanzetta sotto coperta.
Star chiusi in quella stanza non è una buona idea, Andrea sta ancora più male e decide di uscire. Ileana invece stremata segue l'esempio di tanta altra gente e si ronficchia sui divanetti.
Il mare sembra calmarsi un pò, e mentre rientriamo alla base, avvistiamo un gruppo di orche (25 circa secondo il capitano) proprio intorno a noi.
Nonostante il costante senso di nausea, ne è davvero valsa la pena!!
Attracchiamo al porto che sono circa le 17, e mentre avvicinano la passerella per scendere, un italiano chiama i figli dicendogli di scendere subito tra i primi perchè sta per salpare il traghetto verso la Norvegia continentale.
Ci infiliamo anche noi in mezzo a loro e mentre Ileana corre per cercare di fermare il traghetto un paio di minuti, Andrea corre a prendere la macchina.
Grazie a noi anche un'altra coppia di turisti riesce a prendere il traghetto. Il tempo di sederci e si ritorna a ballare...
Stremati ci addormentiamo durante le 2 ore di tragitto e scendiamo dal traghetto parecchio rimbambiti.
Col senno di poi, ci rendiamo conto che partire così di corsa non è stata una grande idea, e che sarebbe stato meglio ripartire domani mattina.
La prossima tappa infatti dovrebbe essere Tromso ma noi siamo troppo stanchi per riuscire a guidare così a lungo. La strada è piena di lavori in corso, e nonostante lo splendido panorama, siamo in mezzo a montagne ricche di vegetazione ma senza tracce di centri abitati.
Alla prima città che troviamo decidiamo di fermarci. La tappa è Finnsens, un piccolo paesino che non viene nemmeno contemplato dalla guida della lonely planet.
Cerchiamo un campeggio o delle stanze in affitto ma qui non è affatto turistico, e dobbiamo ripiegare sull'unico hotel che per la nottata ci chiede quasi 200€.
Siamo veramente cotti, vi lasciamo le foto mentre noi ci cacciamo sotto i piumoni... notte!! :)
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mercoledì 25 agosto 2010
una giornata ventosa...
L'idea è di ripartire alla volta di Sto per un tour di whale watcing. Il vento però è troppo forte e la barca resta ormeggiata a riva, non ci resta che acquistare un bel paio di calzettoni di lana fatti a mano dalle vecchiette del posto in vista delle Svalbard. Le calze pesanti le abbiamo eh! solo che alle Svalbard si è conservata la tradizione di lasciare le scarpe fuori dall'uscio di case e negozi, come all'epoca in cui i minatori si toglievano gli scarponi incrostati di polvere di carbone prima di entrare in casa... quindi un bel paio di calzettoni ci farà sicuramente comodo! :)
Qualche foto al piccolo paese di pescatori e ci dirigiamo verso Andenes dove ci hanno assicurato che domani ci sarà l'escursione per l'avvistamento delle balene.
Il viaggio, un centinaio di km, scorre lentamente tra la natura meravigliosa di queste isole. Ci fermiamo per sgranchire un pò le gambe e fare qualche foto e con nostra sorpresa a qualche metro distante dal mare troviamo more artiche, mirtilli e funghi!!
Arriviamo ad Andenes che sono le 16.30, la stagione turistica qui è finita a metà agosto e così gli orari di apertura di ufficio turistico e musei sono ancora più ridotti del solito. Qualche foto al faro, che sembra proprio quello che disegnano i bimbi, un minimo di spesa per la serata e mentre facciamo un giro per questa cittadina di circa 6mila abitanti, troviamo l'ufficio turistico che, anche se chiuso, ha in bacheca i contatti per affittare una camera per la nottata.
Disturbiamo il proprietario mentre sta mangiando, dice di essere abituato ad essere interrotto. :)
Noi però ne approfittiamo, prendiamo le chiavi e andiamo dritti dritti in camera visto che il vento non accenna a diminuire nemmeno per un istante.
La camera neanche a farlo apposta si trova di fianco alla base del faro, con una bella vista sul mare... e sul tramonto che stasera, complice il vento che tiene lontano le nuvole sarà uno spettacolo!!
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Bye bye Lofoten
tutti incriccati ci mettiamo in marcia verso la piazza di Svolvaer, da cui parte il giro in barca verso il Trollfjord.
caratteristica di questo fiordo del nord, è quella di essere stretto appena 100 metri!! il giro parte tranquillo, senza onde o scossoni, il mare è calmo e c'è un bel sole caldo. ci viene dato il benvenuto appena vediamo delle copertina in pile appoggiate sulle sedie.
Ileana è tutta contenta perchè pensa di scalducciarsi sotto, ma ancora non ha realizzato la vera funzione della COPERTINA. infatti noi siamo seduti quasi in punta davanti e ci becchiamo un sacco di vento.... stare sotto coperta è davvero d'obbligo. anche una turista giapponese sembra soffrire particolarmente il freddo, si è incerata la faccia e le mani con una crema che sembra grasso di balena :))
ariviamo al fiordo, molto carino e pieno di angoli suggestivi. ad un certo punto la barca viene fatta accostare alla parete rocciosa che ci viene detto essere a strapiombo nel mare e raggiungere la profondità di -95 metri proprio stando vicini alla roccia. chissà in mezzo a quale profondità arriva!!
veniamo tutti rifocillati con una calda sbobba bianca in cui galleggiano rape, carote e pezzi di pesce. loro la chiamano fiskesuppe e Andrea ne ha mangiate 2 ciotole, non male comunque. rientrando vengono distribuite 4 canne da pesca e capitan Findus ci conduce in un luogo pescoso perchè appena uno dei novelli pescatori getta in acqua la lenza subito si attacca un merluzzetto. Andrea schiuma di invidia in quanto è senza canna da pesca e il ragazzino russo a fianco non sa nemmeno come funziona il mulinello. con tutti gli accidenti che gli ha tirato, poco dopo il ragazzino pesca il pesce più grosso della giornata.
il giro riparte verso Svolvaer ma i furbi marinai hanno in serbo altre novità per noi per non farci annoiare tornando. una donna, con un pezzo di pane secco, comincia ad attirare decine di gabbiani e cormorani, che letteralmente si scannano per un pezzetto. il top dello show si raggiunge quando la signora si mette a pulire il pesce e dopo avre dato le interiora ai gabbiani, lancia un pezzo di pesce in aria che viene afferrato con gli artigli da un'aquila di mare!!! davvero un animale maestoso.
rientriamo verso le 14 a Svolvear e decidiamo di partire in direzione nord, verso le Vesteralen.
Dopo una breve traghettata, il paesaggio cambia rapidamente. i monti aspri diventano colline dolci ricoperte di abeti, sembra di essere ancora nella parte meridionale dei fiordi se non per la temperatura che è passata da 21 a 11 gradi.
La guida ci suggerisce una deviazione verso Nyksund, un piccolo paesino di 70 anime. un tempo abitato da pescatori, ora è meta turistica e di artisti.
il villaggio è stato completamente restaurato dopo che una violenta tempesta distrusse il molo negli anni settanta costringendo gli abitanti ad abbandonarlo. ora è un posto meraviglioso, con case di legno coloratissime ed una natura esuberante. troviamo rifugio dal forte vento freddo all'Holmvik Brygge (vecchio porto di mare), gestito da una coppia con sana estroversia. le camere sono spartane ma gli ambienti sono arredati in modo eclettico: si trovano sparsi oggetti restaurati probabilmente trovati abbandonati nel paese.
per la serata decidiamo di uscire a cena, un lusso qui in Norvegia.
ad Andrea si illuminano gli occhi quando vede in bella vista il menù del ristorante gestito dai titolari della pensione: lingue di merluzzo fritte!!! era da tempo che le inseguiva e finalmente ce l'ha fatta ad assaggiarle: sono croccanti e aromatizzate fuori, morbide e cremose dentro con un lieve sentore di merluzzo. Squisite!!! Ileana opta per il buffet di gamberi: si viene forniti di ciotolona di gamberi da sbucciare, varie salse e verdure e quindi via!!!! ci si serve fin che se ne ha voglia!!!
dopo aver assaggiato la birra Mack, prodotta nel birrificio più a nord, usciamo a fare quattro passi godendoci il meraviglioso spettacolo offerto da questa terra: la luna piena da una parte, il tramonto che non finisce mai dall'altra.
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martedì 24 agosto 2010
Nel cuore delle Lofoten
ci accorgiamo di una strabnezza del luogo. si tratta di piccole fonti surgive direttamente sulla riva: sembra che la sabbia stai bollendo in quei punti.
Dopo alcuni chilomteri, decidiamo per il momento culturale con visita al museo Vichingo!!
Si tratta del ritrovamento dell'abitazione di un capo vichingo, che è rimasta in uso per oltre 1000 anni. per amor di cronaca non hanno ritrovato la casa intera ma solo le fondamenta da cui hanno ricostruito gli ambienti basandosi su reperti recuperati in zona e non solo.
Piacevole scoprire come vivesse questo popolo, che ha preferito passare a razziare i villaggi vicini piuttosto che commerciare pacificamente :
Leggiamo inoltre che il funerale dei grandi capi consisteva prima nella purificazione dello spirito mediante formule magiche poi venivano portati oggetti quali armi, vasi e altri utensili di uso quotidiano. il tutto veniva caricato su una nave, insieme ad una schiava uccisa per l'occasione insieme ad altri animali (cavalli, cani, pecore), quindi incendiato mentre la barca si allontanava in mare aperto.
Poco lontano dal museo si trova in acqua una ricostruzione della nave vichinga Gokstad, l'originale si trova in un museo ad Oslo. E' lunga appena 23 metri, mentre quelle per i grandi capi raggiungevano i 30-40 metri di lunghezza. insomma fa effetto ma era di un capo... piccolo!!!
Dopo aver deviato sulla strada 815, percorriamo una strada panoramica in mezzo ai monti, con pareti rocciose a strapiombo. Davvero queste isole sembrano montagne che si tuffano in mare.
Arriviamo nel paesino di Svolvaer, sembra una piccolissima Rimini. si vede che sono attrezzati per il turismo di massa, peccato per loro che non ci sia quasi nessuno, la bassa stagione è ormai iniziata da una settimana.
Qualche scatto e poi via a sistemare i bagagli in una sorta di ostello.
In serata andiamo in luogo davvero particolare: il Magic Ice. E' un'area espositiva di 500 mq di sole sculture in ghiaccio, sistemate appunto in ex stabilimento per il congelamento del pesce.
Veniamo riforniti di guanti e giacca termica, quindi via!!!! dentro al freddo a -6 gradi!!!
Dopo aver ammirato e gironzolato abbastanza ci facciamo un drink servito direttamente in bicchierini di ghiaccio!!!
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lunedì 23 agosto 2010
22 agosto - isola di Moskensoy
In mattinata ce la prendiamo con molta calma, oggi è domenica e moltissimi posti sono chiusi o fanno orari ridottissimi.
Per altro il tempo non incoraggia ad uscire visto i 12 gradi e la pioggia...Facciamo 4 passi fino alla scogliera di A, e decidiamo di visitare il museo dello stoccafisso. Il commercio di stoccafisso dalle Lofoten è per lo più per il mercato italiano, ed infatti entrando al museo incontriamo il proprietario che parla bene la nostra lingua.
Il museo è davvero singolare.Spiega tutte le fasi della lavorazione ed essiccazione del merluzzo, con tanto di filmato e area ristoro. Ne abbiamo approfittato per un caffè ed un solo biscotto (ma uno solo eh) come dice il biglietto all'interno della rana-pescatrice biscottiera.
All'uscita l'odore di pesce aggredisce nuovamente le nostre narici. All'inzio non ce ne siamo neppure accorti, ma ora abbiamo capito il motivo: di fronte al parcheggio c'è un deposito con migliaia di stoccafissi appesi.
La pioggia scende copiosa, ma il paesaggio ha comunque il suo fascino, così riprendiamo la macchina per visitare qualcosa in più di questo fantastico arcipelago.
Qualche giorno fa abbiamo prenotato una nottata in una rorbuer per stasera a Reine, un paio di paesi più in là di A. Ce la lasciamo alle spalle sapendo di poterla visitare con calma in serata. La nostra meta è Nusfjord un minuscolo paesino che nasce proprio sulla riva del Nusfjorden, dove sembra si viva in un'atmosfera quasi irreale vista la calma...
Lungo la strada troviamo a livello mare delle carnivore (pinguicola e d. rontudifolia), iniziavamo a preoccuparci un pò, erano 2 giorni che non ne vedevamo! :)
Visto che il tempo non accenna a migliorare e sono ormai le 17 passate ritorniamo a Reine. Per i norvegesi è già passata l'ora di cena, noi invece facciamo merenda con un pane, cioccolato e un bel the caldo...
La rorbuer è di recente costruzione, è interamente fatta di legno. All'interno le pareti sono rivestite di assi antiche che danno l'idea di un posto caldo e accogliente.
Dopo diverse serate di campeggio abbiamo una vera cucina ben attrezzata. Ne approfittiamo per una bella cenetta a base di salmone, rana pescatrice (ulke filet), fiskecaker e potetsalat. Piiiccolo dettaglio, spadellare il salmone comporta una discreta produzione di fumo che ha fatto scattare l'allarme anti-incendio. :)))
Credo proprio che stasera ci addormenteremo con il profumo di salmone, visto che la rorbuer è costituita da una sola stanza...
Vi lasciamo le foto, noi andiamo a drogarci di the caldo mentre fuori ancora non smette di piovere....