mercoledì 25 agosto 2010

Bye bye Lofoten

ci svegliamo tutti doloranti, il materasso del letto era molto basso poggiava su una rete di sole doghe rigide di legno.
tutti incriccati ci mettiamo in marcia verso la piazza di Svolvaer, da cui parte il giro in barca verso il Trollfjord.
caratteristica di questo fiordo del nord, è quella di essere stretto appena 100 metri!! il giro parte tranquillo, senza onde o scossoni, il mare è calmo e c'è un bel sole caldo. ci viene dato il benvenuto appena vediamo delle copertina in pile appoggiate sulle sedie.
Ileana è tutta contenta perchè pensa di scalducciarsi sotto, ma ancora non ha realizzato la vera funzione della COPERTINA. infatti noi siamo seduti quasi in punta davanti e ci becchiamo un sacco di vento.... stare sotto coperta è davvero d'obbligo. anche una turista giapponese sembra soffrire particolarmente il freddo, si è incerata la faccia e le mani con una crema che sembra grasso di balena :))
ariviamo al fiordo, molto carino e pieno di angoli suggestivi. ad un certo punto la barca viene fatta accostare alla parete rocciosa che ci viene detto essere a strapiombo nel mare e raggiungere la profondità di -95 metri proprio stando vicini alla roccia. chissà in mezzo a quale profondità arriva!!
veniamo tutti rifocillati con una calda sbobba bianca in cui galleggiano rape, carote e pezzi di pesce. loro la chiamano fiskesuppe e Andrea ne ha mangiate 2 ciotole, non male comunque. rientrando vengono distribuite 4 canne da pesca e capitan Findus ci conduce in un luogo pescoso perchè appena uno dei novelli pescatori getta in acqua la lenza subito si attacca un merluzzetto. Andrea schiuma di invidia in quanto è senza canna da pesca e il ragazzino russo a fianco non sa nemmeno come funziona il mulinello. con tutti gli accidenti che gli ha tirato, poco dopo il ragazzino pesca il pesce più grosso della giornata.
il giro riparte verso Svolvaer ma i furbi marinai hanno in serbo altre novità per noi per non farci annoiare tornando. una donna, con un pezzo di pane secco, comincia ad attirare decine di gabbiani e cormorani, che letteralmente si scannano per un pezzetto. il top dello show si raggiunge quando la signora si mette a pulire il pesce e dopo avre dato le interiora ai gabbiani, lancia un pezzo di pesce in aria che viene afferrato con gli artigli da un'aquila di mare!!! davvero un animale maestoso.
rientriamo verso le 14 a Svolvear e decidiamo di partire in direzione nord, verso le Vesteralen.

Dopo una breve traghettata, il paesaggio cambia rapidamente. i monti aspri diventano colline dolci ricoperte di abeti, sembra di essere ancora nella parte meridionale dei fiordi se non per la temperatura che è passata da 21 a 11 gradi.
La guida ci suggerisce una deviazione verso Nyksund, un piccolo paesino di 70 anime. un tempo abitato da pescatori, ora è meta turistica e di artisti.
il villaggio è stato completamente restaurato dopo che una violenta tempesta distrusse il molo negli anni settanta costringendo gli abitanti ad abbandonarlo. ora è un posto meraviglioso, con case di legno coloratissime ed una natura esuberante. troviamo rifugio dal forte vento freddo all'Holmvik Brygge (vecchio porto di mare), gestito da una coppia con sana estroversia. le camere sono spartane ma gli ambienti sono arredati in modo eclettico: si trovano sparsi oggetti restaurati probabilmente trovati abbandonati nel paese.
per la serata decidiamo di uscire a cena, un lusso qui in Norvegia.
ad Andrea si illuminano gli occhi quando vede in bella vista il menù del ristorante gestito dai titolari della pensione: lingue di merluzzo fritte!!! era da tempo che le inseguiva e finalmente ce l'ha fatta ad assaggiarle: sono croccanti e aromatizzate fuori, morbide e cremose dentro con un lieve sentore di merluzzo. Squisite!!! Ileana opta per il buffet di gamberi: si viene forniti di ciotolona di gamberi da sbucciare, varie salse e verdure e quindi via!!!! ci si serve fin che se ne ha voglia!!!
dopo aver assaggiato la birra Mack, prodotta nel birrificio più a nord, usciamo a fare quattro passi godendoci il meraviglioso spettacolo offerto da questa terra: la luna piena da una parte, il tramonto che non finisce mai dall'altra.

http://picasaweb.google.it/103207923607292787714/SvolvaerNyksund?authkey=Gv1sRgCLjqxN7Z1qGdHQ#5509246363149157154

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